Ol sart di donn

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Con Georges Feydeau acquista dignità drammaturgica un genere nuovo: il vaudeville, a metà strada tra la commedia borghese e la farsa, con esigenze di recitazione e di messa in scena assolutamente particolari. Un timbro di recitazione più acuto del normale, un ritmo più scattante e più rapido. Il 17 dicembre 1886, al Théâtre de la Renassance la commedia "Sarto per signora" ottenne, come scrisse la critica dell'epoca, "un gros succès de fou rire". Feydeau, che aveva ventiquattro anni, ottenne il primo grande riconoscimento parigino. Opera prima di un autore giovanissimo. "Sarto per signora" contiene in nuce personaggi e tematiche che avranno poi sviluppato nei grandi vaudevilles. E' basata sul gioco degli equivoci, con una comicità giocosa e ardita, e vede il medico Mulinello (Yor Milano) gettarsi a capofitto in un mare di guai a causa di una sua scappatella amorosa con la bella Susanna (Elda Olivieri). Infatti sorpreso dal marito di costei (Diego Gaffuri), egli finge di essere sarto, coinvolgendo nelle sue peripezie tutto un gruppo di persone, tra le quali il povero Bassottini (Sergio Filippini), il quale è alla perenne ricerca della moglie (Adriana De Guilmi), fuggita qualche anno prima tra le braccia di un militare.