La pellegrina

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Svevia, 1368. Tilla appartiene a una facoltosa famiglia di commercianti di Tremmlingen. Quando il padre si ammala gravemente, suo fratello Otfried progetta di prenderne il posto, unendosi con Radegund, la giovane nipote di Veit Guertler, uomo rozzo e senza scrupoli. Il padre si oppone con tutte le sue forze al matrimonio e Otfried lo uccide. Tilla, profondamente addolorata, disattende gli ordini del fratello e parte per Santiago de Compostela per seppellire il cuore del padre in terra consacrata, cosi' come lui desiderava. Otfried ordina a Rigobert, figlio illegittimo di Guertler, di riportare a casa la sorella. Sentendosi braccata, Tilla si unisce a un gruppo di pellegrini, fingendosi un ragazzo. Ma nonostante la cordialita' di alcuni di loro, il viaggio sara' tutt'altro che facile. Tilla, Sebastian e Gourdeville sono caduti nelle mani di Aymer che spera, tramite i suoi ostaggi, di arrivare a Felicia, responsabile della morte di suo fratello. Ma grazie a Gourdeville, i tre riescono a fuggire e a riunirsi al gruppo. Il cammino, pero', diventa sempre piu' insidioso e quando un manipolo di crociati uccide Dieter per un futile motivo, Thomas decide di abbandonare i suoi compagni. Il gruppo si sfalda e Tilla e Sebastian proseguono dal soli verso Santiago, dopo aver recuperato il cuore di Echkardt dalle mani di Rigobert. Quando Tilla scopre di essere in possesso del documento che prova il tradimento del fratello Otfried, fa ritorno a Tremmlingen con l'aiuto di Sebastian e Manfred. Giunti a destinazione, scoprono che Damian e' morto, Laux e' in carcere e Otfried e' stato eletto borgomastro della citta'. Ma grazie al documento in loro possesso, Tilla e i suoi compagni riescono a rovesciare la tirannide di Otfried.